Pensiamo che uno dei compiti più importanti della ristorazione sia la difesa e la valorizzazione degli ecosistemi ambientali, assieme alla tutela del lavoro e dell’esperienza di pescatori, contadini, vignaioli, raccoglitori, artigiani.
Selezioniamo solo le migliori materie prime, nel massimo rispetto della stagionalità, a partire da una profonda conoscenza del mare e delle sue creature. Rifiutiamo ogni retorica, lavorando concretamente per garantire un’esperienza memorabile e sostenibile.
Fin dall’apertura, rispettiamo ostinatamente il cosiddetto “fermo pesca” per garantire la salvaguardia della fauna marina e promuovere un consumo consapevole.
Il fermo pesca è un provvedimento di regolamentazione della pesca (MiPAAF) che limita in particolare i sistemi invasivi (reti a strascico, reti a divergenti e reti volanti) durante i periodi riproduttivi dei principali organismi marini oggetto di consumo.
Nei 30 giorni di fermo pesca nel Mar Tirreno (da metà settembre a metà ottobre) convertiamo la nostra proposta ristorativa in “menù di terra”, mantenendo i medesimi standard qualitativi di sempre e un’identica attenzione alla selezione di prodotti e fornitori: tartufi freschi, prelibati porcini, eccellenti salumi e formaggi singolari, pregiati tagli di carni nazionali e internazionali.
Scegliamo preferibilmente di abilitare e sostenere piccoli produttori, giovani artisti e artigiani, cooperative sociali, senza snobbare l’esperienza di aziende storiche che hanno costruito la reputazione internazionale del made in Italy.
Crediamo nel riciclo e nel riuso creativo, amiamo i materiali naturali e la bellezza durevole: seguendo il solco tracciato da chi ci ha preceduto, ci piacerebbe lasciare ai nostri figli un mondo migliore.